
ORATORIO DEDICATO A SANTA LIBERATA (FRAZIONE PRATRIVERO)
La devozione a S. Liberata a Pratrivero ha origini molto antiche. Nell’Inventario della chiesa parrocchiale del 1745 è già elencato un quadro della Santa. L’oratorio risale però solo ai primi decenni del secolo scorso. La relazione parrocchiale del 1903 sostiene «che dicesi fabbricato per voto fatto dai Valsesiani». E’ nominato per la prima volta nella relazione del 1837, mentre in quelle del 1819 e del 1830 non si accenna ancora alla sua esistenza. Si po’ quindi porre la sua fondazione intorno al 1835.
Durante il colera del 1867 la popolazione si votò a S. Liberata e in riconoscenza alla Santa fece dipingere un quadro, ancor oggi conservato sull’unico altare, in cui con la Protettrice sono dipinti S. Rocco e S. Carlo, uomini, donne e bambini in atto di supplica e il primitivo oratorio (senza muro di facciata e difeso da una grande inferriata di legno), con la scritta: 1867 – per grazia ricevuta – in occasione del cholera – la popolazione di Pratrivero – riconoscente offriva.
Nel 1879 fu restaurato e in parte ricostruito e benedetto il 18 ottobre dello stesso anno. Era un edificio di modeste dimensioni, misurando appena nove metri per cinque. Divenuto d’impedimento alla viabilità, in seguito all’ampliamento della strada lungo cui sorgeva, fu demolito e ricostruito a spese del Comune di Trivero nelle vicinanze su progetto dell’ing. Grupallo e su terreno donato da Pietro Barberis Negra. Il nuovo oratorio, ad unico vano, con altare, tabernacolo e sedi di marmo, fu benedetto il 9 settembre 1962.







